Artisti contemporanei:
portfolio online di Pepita Simon, artista sarda, quadri astratti, grafica, disegni a china e a matita, ritratti, disegni per tessuto.
"Introversa, basata su una crepuscolare visione della realtà di cui coglie gli aspetti meno appariscenti, più strettamente legati alla propria spiritualità, tralasciando quella che può essere la ridondanza, la gravezza d'un mondo esterno dai contorni troppo netti, è la concezione grafica di Pepita Simon e diciamo 'grafica' perché tale è la sua produzione, che s'impernia tecnicamente solo sul bianco e nero, sulla finezza e raffinatezza della pura trama del disegno, d'un ornato prezioso, senza la densità del colore e del pennello, lasciando quasi tutto alla sinopia, forse perché il semplice disegno è per l'autrice il mezzo più idoneo per ricomporre e filtrare attraverso la lucidità dello studio analitico, preciso, e la sottigliezza ed essenzialità del segno impressioni, reminiscenze che imprime sul lieve foglio come note diaristiche, appunti lirici.
E l'arte di Pepita Simon è soprattutto lirica, interiorizzata al massimo, fatta di sfumature, di eleganze formali, ma in particolare di vibrazioni sensitive che vanno sapute recepire con attenzione per coglierne la profondità insita: figure, volti, scorci paesaggistici raffigurati con amore, con un pathos nostalgico fortissimo che soltanto l'educazione artistica e l'autocontrollo riescono a temperare e a tradurre in immagini nitide, dalla costruzione musurata, scrupolosa, nulla concedendo all'approssimazione, alla furia creatrice. Né si può dire che Pepita rischi di cadere nel virtuosismo, in un gioco calligrafico, dato che il sentimento affiora evidente in ogni lavoro e mai la fredda tecnica si sovrappone a questo.
Vi è certo nella sua opera un processo di trasfigurazione, di trasparenze suggestive che per il linguaggio grafico usato, soli bianco e nero, chiaroscuri, raggiunge effetti forse maggiori della comune pittura. E il microcosmo di Pepita così diafano, 'lontano', privo di corposità e materialità, assai vicino alle concezioni romantiche e introverse d'un Morandi, d'un De Pisis, d'un Carrà e di altri grafici nei quali la realtà, o una determinata realtà, non è dissolta né rovesciata in motivi surreali, ma resa eterea, umanissima. E la serie stilisticamente omogenea di piccoli quadri, di motivi apparentemente comuni, interpretati da lei con maestria, costituisce la sua poesia delicata, ricca e insieme elementare (Gino Gentile)".